Il senso del dolore

Ci sono dolori così grandi e potenti che risulta arduo guardarli tutti in una volta: bisogna frammentarli, farli a pezzi e darsi modo e tempo di osservare ogni frammento.
Un po' come si fa con il veleno delle api: ci si abitua poco a poco.
Di fronte a dolori del genere sorge spontaneo domandarsi che senso abbiano, perché sono capitati proprio a noi, se riusciremo mai a superarli e ad inserirli nella nostra biografia in modo che tornando là con il pensiero la ferita non si riapra e non pulsi più in maniera bruciante.
Mi viene da pensare al Principe Siddharta che, chiuso nella sua bolla di perfezione decide di uscire per andare nel mondo dove scopre il dolore, la malattia, la morte: forse che anche noi in una vita paradossalmente priva di dolore e di sofferenza, faremmo un viaggio simile? Forse allora che certi dolori davvero ci rendono più forti e contribuiscono alla nostra evoluzione?
Forse che non tutto il dolore venga per nuocere?

Lo yoga e i dolori positivi

Una delle prime cose che spiego ai miei allievi è che devono imparare a riconoscere il dolore 'positivo' da quello 'negativo', un dolore di allungamento muscolare da un dolore che ha a che fare con una patologia. E' importante ascoltare il proprio corpo per distinguere, soprattutto quando pratichiamo, queste differenti sensazioni, perché se in un dolore dato dall'allungamento delle fasce muscolari, che tutto sommato è piacevole, posso stare, lavorando con il respiro in modo consapevole, è altrettanto vero che in un dolore dato da una patologia (cervicale, tunnel carpale,...) non devo rimanere, perché la posizione che sto mantenendo non mi farebbe bene.
Non solo! Nel momento in cui segnalo questo tipo di sofferenza al mio insegnante, sicuramente mi darà un'alternativa: come diceva sempre la mia Maestra Alexandra Van Oosterum, è lo yoga che deve adattarsi alla persona e non viceversa.
Ritengo che questo sia il presupposto fondamentale per praticare.

Il dolore nel parto

Il dolore nel parto ha molteplici significati: da una parte porta la donna ad immergersi nel qui ed ora che sta vivendo, dall'altra la mette in comunicazione sia con il suo corpo sia con il suo bambino così da stabilire un legame di collaborazione e da capire quali posizioni assumere e quali evitare. Al tempo stesso, nel momento in cui si sta dando alla luce un essere umano esiste un tipo di dolore che non si trova in alcun punto specifico del proprio essere: è un dolore emotivo, dato dalla separazione, dal lasciar andare.
Partorisco e dico addio per sempre alla mia parte fanciulla.
Partorisco e lascio andare quell'esserino che ha vissuto dentro di me per nove lunghi mesi.
Partorisco e niente sarà più come prima.

Il dolore nelle mestruazioni

Il dolore durante le mestruazioni non è normale.
Sì, hai letto bene: dolori forti in fase premestruale e mestruale si accompagnano spesso a problematiche fisiche, ad un'alimentazione non corretta, ad uno stile di vita che non rispetta i ritmi della donna. La produttività femminile non è sempre uguale, ha un movimento a spirale fatto di alti e bassi e, se non ci si concede la possibilità di rallentare o di non fare, ecco che il corpo si ribella mandando chiari segnali. Non dimentichiamoci che i momenti di riposo sono fondamentali per ricaricarsi, per ripartire con slancio ed entusiasmo: non darsi la possibilità di fermarsi fa sì che il procedere diventi poi faticoso e intermittente.

Stare nel corpo

Queste riflessioni sulle diverse tipologie di dolore che sperimentiamo nel corpo, ci fanno capire quanto poco siamo ormai abituati a stare nel nostro corpo e a coglierne i segnali.
Imparare ad ascoltare i fastidi, i dolori, le tensioni ci apre la possibilità di capirne l'origine e di guardare a noi stessi come un unicum e non come un insieme di parti che non comunicano. Prima di ricorrere alla pillola magica che fa sparire ogni dolore dovremmo provare ad osservare quel dolore e a starci dentro per capire se porta con sé un messaggio importante, altrimenti rischiamo di tamponare momentaneamente qualcosa che si ripresenterà in altre forme, in altre modalità e in altre parti di noi.

I bambini e il dolore

Come sempre i bambini sono i nostri migliori Maestri: quanto abbiamo da imparare da loro! Un bambino che si fa male cerca lo sguardo dell'adulto per capire quanto è grave quello che gli è successo: se legge paura o preoccupazione scoppia a piangere, se legge rassicurazione ridimensiona quello che gli è accaduto. Inoltre crede fortemente nel potere dei baci e delle carezze e, se educato da noi adulti a crederci, imparerà ad accudirsi e a rassicurarsi da solo.
Questo è forse uno dei doni più preziosi che possiamo fare ai nostri figli.
Mi vengono in mente entrambi i miei bambini che, a distanza di tempo, hanno compiuto la stessa azione: di fronte ad una piccola ferita mi venne chiesto cosa si potesse fare per guarirla ed io risposi 'serve un bacio', certa che lo avrebbero chiesto a me. E invece, con mio immenso stupore, entrambi il bacio se lo diedero da soli. In quel momento mi resi conto dell'importanza di tutti i baci che gli avevo dato nel corso del tempo, così come delle parole d'amore che ho sempre sussurrato alle loro orecchie quando erano ammalati.

L'Amore è davvero il potere più grande che abbiamo.

Il respiro può aiutare

Se è vero che non esistono soluzioni universali per ogni tipo di dolore, è altrettanto vero che il respiro può aiutarci molto. Che si tratti di un dolore fisico o di altro tipo, il respiro è quella cosa che abbiamo a portata di mano e che possiamo modificare in qualsiasi momento.
Il respiro sostiene la donna nel parto, aiuta nella gestione del dolore fisico, permette di superare emozioni dolorose intense e lunghi momenti di buio, di tristezza.
Imparare ad osservare il nostro respiro ci può tornare utile quando ci accorgiamo di avere uno stato d'animo che non ci fa stare bene, perché modificando il respiro si modificherà anche il nostro stato d'animo e questo ha dell'incredibile.
Come respiro quando sono felice, come respiro quando sono in una situazione disperata?
Come posso cambiare il respiro per stare in quello che sto vivendo?


Iresha Totaro
Libri consigliati:

Siddharta di Herman Hesse

Mestruazioni di Alexandra Pope

Kintsukuroi di Tomas Navarro

La guida completa allo yin yoga di Bernie Clark

Il parto positivo di Silvia Dalvit e Cecilia Antolini

Yoga del respiro di Markus Schirner